Ce ne sono di diverse dimensioni, forme e colori e i bambini adorano saltarci dentro, ma d’estate possono trasformarsi in veri e propri pericolosi ‘forni’: nei giochi gonfiabili chiusi, a forma di casa o castello ad esempio, la temperatura interna può arrivare ad essere più alta fino a 4-5 gradi in più di quella esterna. Così si crea un microclima simile a quello degli abitacoli delle auto, con tutti i rischi per la salute legati al caldo. Lo sostiene uno studio dell’Università della Georgia, pubblicato sul Bulletin of the American Meteorological Society.
Lo studio
La ricerca ha messo a confronto temperatura e umidità dentro le case gonfiabili con le condizioni dell’ambiente esterno. ”Le patologie legate al caldo possono essere letali e verificarsi nei bambini che partecipano a eventi sportivi, o se lasciati soli nelle auto parcheggiate – commenta Andrew Grundstein, coautore dello studio – o come dimostra il nostro studio, nelle case gonfiabili”. I piccoli sono più sensibili al caldo degli adulti, e i genitori ”devono stare molto attenti – raccomanda – a cogliere i segni di un surriscaldamento sui loro figli, nei giorni caldi e umidi, come fatica, nausea, vomito, capogiri, arrossamenti e pelle umida”.
La conferma della pericolosità di questi luoghi di gioco è arrivata con un esperimento fatto in una casa gonfiabile la scorsa estate. Per cinque ore hanno fatto delle misurazioni, e visto che la temperatura interna dell’aria era molto superiore a quella esterna. Per esempio se fuori c’erano 32 C°, dentro la casa ce n’erano almeno 4-7 in più rispetto all’esterno. Nella ricerca è stato preso in considerazione anche l’indice di calore, che integra la temperatura dell’aria e l’umidità insieme, e viene usato dal servizio nazionale meteorologico come uno strumento di misura dell’esposizione al caldo. Si è così visto che l’indice di calore interno alla casa gonfiabile raggiunge quasi i 40 C° all’interno, con picchi fino a 47 C°.